E’ imminente l’assunzione presso i due reparti di cardiologia di Trento e di Rovereto di tre cardiologi.
La relativa delibera è alla firma degli organi decisionali competenti. Resteranno in vigore i due punti di riferimento di Trento (Villa Igea) e Rovereto (Ala) per la riabilitazione cardiologica anche dopo l’attivazione del Servizio Cardiologico presso il Centro riabilitativo di Pergine. Lo hanno confermato l’assessore alla salute dott. Ugo Rossi e il Direttore generale dell’Azienda sanitaria dott. Luciano Flor, giovedì 25 luglio, nel corso di un incontro che si è tenuto presso l’assessorato provinciale a Trento, alle 17.00, che ha visto la presenza di una delegazione di Almac, formata da Marco Zeni, Marcello Disertori, Guido Falqui Massidda, Luigino Tosi, Franco Sicheri e Vittorio Pretti.
L’incontro era stato sollecitato dall’Almac a fronte anche di notizie che davano per prossimo alla chiusura il centro di Ala. La struttura riabilitativa di Ala, in base ad una convenzione che sta per essere sottoscritta con gli organismi istituzionali della Vallagarina, (Pat, Asl, Comuni e Comunità di Valle) che prevede la riorganizzazione dell’ex ospedale alense, sarà trasferita, secondo tempi e modi tutti da decidere, a Rovereto. La chiusura anticipata prima di Ala e poi di Trento, per la breve e consueta pausa estiva, è dovuta unicamente – in base a quanto hanno spiegato Rossi e Flor – al sotto organico di cardiologi. Almac , con Disertori e Falqui si è fatta interprete del disagio di tutta la categoria in caso di soppressione dei due punti riabilitativi, della carenza di personale lamentata dai due Reparti cardiologici, (agli ultimi posti in Italia nel rapporto popolazione operatori sanitari) ma ha ringraziato i rappresentanti pubblici della sanità per il servizio notturno di elicottero che consente di salvare delle vite umane: una conquista definita “senza precedenti e importante”.
Almac, dal canto suo, ha annunciato un proprio programma di iniziative sul territorio a sostegno dell’attività di prevenzione delle malattie del cuore per tutta la popolazione e di servizi per i soci nella fase post-acuta per una migliore qualità di vita per quanti (casi cronici) faticano a seguire le indicazione dei medici in campo alimentare e motorio, con monitoraggi, passeggiate e ginnastica leggera.
L’associazione ha inoltre espresso il proprio favore di fronte all’ipotesi, formulata da Rossi e Flor, di un più stretto collegamento fra i reparti cardiologici di Trento e Rovereto e con le strutture satelliti di Villa Igea, Ala, e Pergine.