12 Dic, 2019

Il Rischio Cardiovascolare Globale

12 Dic, 2019

IL CUORE VA PROTETTO, TRATTIAMOLO SEMPRE ATTENTAMENTE

Lavora in silenzio. Batte regolarmente e, senza che ce ne accorgiamo, si adatta alle condizioni che gli imponiamo.
Accelera quando facciamo uno sforzo o siamo agitati, rallenta quando rimaniamo rilassati a leggere un buon libro. Il cuore è il muscolo “specializzato” più importante dell’organismo.
Ha il compito di spingere il sangue in tutto il corpo, rifornendo del prezioso liquido rosso e dell’ossigeno in esso contenuto, organi fondamentali come il cervello, i reni e il cuore stesso, attraverso le arterie coronarie.
Perché il cuore possa pulsare senza difficoltà ed abbia sempre il nutrimento necessario per le sue cellule, occorre però che il sangue arrivi in quantità sufficiente. Se si riduce il flusso sanguigno attraverso una o più arterie coronariche, magari perché l’ipertensione le ha rese più strette e tortuose o per la presenza di un ostacolo che limita l’apporto di sangue (coagulo di sangue), il cuore finisce irrimediabilmente per soffrire. In questo modo può andare incontro a gravi carenze di ossigeno che possono interessare le cellule cardiache o i neuroni se gli stessi fenomeni avvengono nelle arterie che irrorano il cervello. Nel primo caso si rischia l’infarto del miocardio, nel secondo l’ictus cerebrale.

Per fortuna abbiamo armi efficaci per ridurre questi pericoli.
Occorre innanzitutto tenere sotto controllo la pressione arteriosa, fare attività fisica e smettere di fumare ed, eventualmente, cercare di dominare lo stress. Un pizzico di attenzione è richiesta anche a tavola. E’ fondamentale ridurre il sovrappeso evitando i cibi eccessivamente grassi, specie se di origine animale. Così facendo si riducono anche i rischi legati all’eccesso di colesterolo nel sangue, un altro “killer” dell’apparato cardiovascolare.

La guerra contro i tanti nemici del cuore, che i medici chiamano fattori di rischio, dipende soprattutto da teCombattere le cattive abitudini è il primo, importante passo per mantenere in forma le arterie coronarie, “autostrade” che portano sangue ed ossigeno al cuore.

Tutti i nemici del cuore
Avere la pressione alta e non controllata adeguatamente è pericoloso per il cuore e i vasi sanguigni. La situazione peggiora di molto se all’ipertensione si associa il diabete, se si è fumatori e in soprappeso.
I rischi crescono ancora di più se sono elevati anche i valori del colesterolo LDL, quello “cattivo”, che tende ad accumularsi nei vasi favorendo lo sviluppo dell’aterosclerosi. La prevenzione di infarto ed ictus non può essere limitata al controllo di un unico “fattore di rischio”. Le recenti Linee Guida Preventive, una sorta di “documento” che indica quali strade vanno seguite per prevenire le complicanze cardiovascolari e l’infarto, dimostrano chiaramente che non basta combattere un solo fattore di rischio, ma bisogna agire contro i vari nemici che si presentano, anche perché il loro effetto negativo sul cuore non si somma, ma si moltiplica.

In base ai risultati di una ricerca che ha seguito per molti anni tutti gli abitanti di Framingham, una cittadina USA da cui il nome dello studio, avere il colesterolo totale nel sangue che sale oltre 200 milligrammi per decilitro, significa aumentare il rischio di andare incontro ad un infarto. Ma per chi ha questo parametro alterato ed è anche fumatore, diabetico e iperteso, il pericolo di avere un attacco di cuore aumenta di dieci volte!

Io sono a rischio?
Il cuore ha tanti nemici che si “alleano” tra loro per danneggiarlo.
Ad esempio avere un’ipertensione non correttamente trattata e il colesterolo elevato aumenta esageratamente il rischio cardiovascolare, così come l’associazione tra soprappeso e fumo di sigaretta. Per capire se cuore e arterie sono a rischio, bisogna considerare tutti gli elementi che potrebbero metterli in pericolo. Prendetevi, riflettete sulle domande che seguono e datevi delle risposte. Parlatene poi con il vostro medico.

Uomo e Donna
Fattori di rischio generali

  • Ho superato i 50 anni (per la donna 60)
  • La mia vita è particolarmente stressante
  • Soffro di diabete
  • I miei parenti più stretti soffrono di diabete
  • Mio padre ha avuto un infarto prima dei 55 anni
  • Mia madre ha avuto un infarto prima dei 65 anni

Alimentazione

  • Sono in soprappeso
  • Mangio spesso alimenti come burro, cibi fritti e dolciumi
  • Sono spesso a pranzo nei fast-food o nei bar
  • I miei valori di colesterolo totale superano i 200

Ipertensione

  • Amo i cibi molto salati
  • La pressione supera 140-90
  • Sono sedentario e non faccio quasi mai attività fisica

Fumo

  • Sono fumatore
  • Fumo più di cinque sigarette al giorno
  • Vorrei sempre smettere, ma non ci riesco

Così lavora il cuore
Il cuore è grande più o meno come un pugno chiuso.
E’ costituito da due componenti fondamentali: la metà destra, più piccola, e quella sinistra.
In ognuna delle due parti si trovano due cavità, l’atrio e il ventricolo, che hanno compiti ben specifici.
Nell’atrio viene raccolto il sangue che arriva al cuore In quello destro, il sangue che proviene dall’organismo, carico di anidride carbonica che dovrà essere eliminata nei polmoni. In quello sinistro, il sangue “rinforzato” dall’ossigeno captato nell’apparato respiratorio
Da quello sinistro il sangue viene mandato nell’aorta e poi a tutto il corpo con una pressione molto elevata.
Dal ventricolo invece il sangue viene spinto lungo i vasi
Dal ventricolo destro il liquido rosso va verso i polmoni per essere depurato
Da quello sinistro il sangue viene mandato nell’aorta e poi a tutto il corpo con una pressione molto elevata
Quando il ventricolo è vuoto si trova in diastole.
Quando invece è pieno di contrae e spinge il sangue nelle arterie si sta verificando una sistole. Da questo termine prende il nome anche la pressione arteriosa massima, che viene detta sistolica, mentre la minima si chiama anche diastolica. Tra gli atri ed i ventricoli e nel punto in cui il sangue viene spinto dai ventricoli nei vasi sanguigni, si trovano le valvole che hanno il compito di regolare il flusso del sangue ed evitarne il viaggio a ritroso.

Le tappe dell’aterosclerosi

  1. Pressione alta, eccesso di colesterolo, fumo e gli altri fattori di rischio cardiovascolare portano l’arteria a diventare sempre più rigida e causano un danno alla parete dell’arteria a maggior contatto con il sangue che circola (endotelio)
  2. Nella zona colpita dal processo si accumulano particelle di grasso e cellule del sangue come le piastrine, che formano una sorta di “cicatrice” rilevata sul vaso
  3. Nel tempo si forma una vera e propria “placca” che si può estendere riducendo il calibro dell’arteria, o addirittura rompersi. Nel primo caso si forma un trombo che ostruisce il vaso,nel secondo dalla placca può partire un embolo che, circolando nel sangue, va ad ostruire un altro vaso

Il killer silenzioso (l’ipertensione)
Tra i dodici milioni di italiani che hanno la pressione alta, solo una persona su quattro si cura efficacemente. Gli altri non sanno di essere ipertesi o non seguono correttamente le prescrizioni del medico, esponendosi all’azione negativa di questo “killer silenzioso”. Infatti le persone con la sola pressione alta aumentano da due a quattro volte il rischio di andare incontro ad un infarto rispetto alle persone con pressione normale.
Ma c’è di peggio. L’ipertensione non dà segni della sua presenza e quando appaiono i primi disturbi, legati alla difficoltà delle arterie a rispondere agli stimoli perché le loro pareti si sono indurite diventando meno elastiche, molti dei danni sono già fatti. Quanto più la pressione è elevata, tanto maggiore è il rischio per le arterie coronariche e quindi per il cuore. Senza dimenticare che l’ipertensione è il principale elemento di pericolo per l’ictus cerebrale, in pratica un “infarto” del cervello che porta una popolazione di neuroni a morire.

Le buone abitudini

1. Controlla il peso
In chi è in soprappeso l’ipertensione è più frequente e si associa più facilmente ad altri fattori di rischio. Per questo, oltre ad aumentare l’introito alimentare di frutta e verdura, bisogna ridurre i cibi eccessivamente calorici e consumare più energia.
2. Fai attività fisica
L’attività fisica regolare facilita la perdita del peso in eccesso e aiuta il cuore a pompare sangue con minor fatica all’interno delle arterie. Vanno scelte attività aerobiche, come semplici passeggiate, corsa lenta, nuoto o cyclette.
3. Riduci il sale
Il cloruro di sodio, meglio noto come sale da cucina, facilita la ritenzione di liquidi da parte del corpo e quindi aumenta la “quantità” di sangue che scorre all’interno delle arterie. In questo modo contribuisce a mantenere elevata la pressione arteriosa. Non bisogna superare quindi i sei grammi al giorno, evitando salamoie, patatine fritte e snack.
4. Curati bene
Se soffri di ipertensione moderata o severa, il medico può prescriverti medicinali antipertensivi. Questi farmaci vanno assunti regolarmente, e per tutta la vita. Segui correttamente le indicazioni del medico senza “autocurarti”, sospendendo per qualche tempo le cure o riducendo le dosi indicate!

Attenzione al colesterolo
Il colesterolo è un grasso presente in molti alimenti, soprattutto di origine animale, ma viene prodotto anche dal fegato. I livelli del colesterolo nel sangue non dovrebbero superare i 200 milligrammi per decilitro. All’interno del corpo il colesterolo viene trasportato da diversi “veicoli”, chiamati lipoproteine. Le principali sono le LDL e HDL
LDL (proteine a bassa densità
)
Tendono a mantenere il colesterolo all’interno dei vasi sanguigni, per questo il colesterolo LDL viene definitocolesterolo cattivo. I suoi valori non dovrebbero essere superiori a 130 milligrammi per decilitro per le persone sane, e a 100 milligrammi per decilitro per le persone con altri fattori di rischio o per i cardiopatici

HDL (proteine ad alta densità)
Trasportano il colesterolo fuori dalle arterie ripulendole. Per questo viene definito colesterolo buono. I suoi valori non dovrebbero mai essere inferiori a 40 milligrammi per decilitro.

Le buone abitudini
1. Mangia con intelligenza
Riduci i grassi di origine animale (derivati del latte, carni grasse, salumi, ecc.) che possono contribuire ad aumentare il colesterolo nel sangue, in particolare quello “cattivo”. Controlla le calorie totali privilegiando i grassi di origine vegetale, come l’olio extravergine di oliva. Consuma regolarmente pasta, pane e cibi ricchi di fibre che riducono l’assorbimento del colesterolo come frutta e verdura. Tra le proteine favorisci quelle provenienti da pesce e carni magre
2. Controlla il peso
Attenzione al soprappeso, che tende a far alzare il colesterolo totale. Fai regolare attività fisica. L’esercizio regolare può far salire i livelli di colesterolo HDL, ad azione protettiva per i vasi sanguigni
3. Segui le terapie
Se il medico ti somministra farmaci per abbassare i valori del colesterolo LDL, assumili regolarmente senza “automodificare” le prescrizioni

Il fumo di sigaretta
In ogni sigaretta ci sono tantissimi nemici per i vasi sanguigni. Alcuni agiscono immediatamente, altri pongono le basi per un danno che si mantiene nel tempo. Il fumo riduce la capacità di contrazione delle arterie, rendendole sempre più rigide e quindi meno pronte a rispondere agli stimoli. In caso di bisogno, quindi, il cuore del fumatore rischia di più. La nicotina e il monossido di carbonio, che tende a sostituirsi all’ossigeno trasportato dai globuli rossi, possono danneggiare la parete interna dei vasi sanguigni. Il fumo può facilitare l’insorgenza di lesioni su cui poi si stabiliranno le placche aterosclerotiche. Quando si fuma una sigaretta, il cuore aumenta i suoi battiti.

Il diabete
Chi soffre di diabete, vale a dire una persona che ha la glicemia superiore a 126 milligrammi per decilitro, raddoppia il rischio di infarto rispetto alla popolazione sana. Già con una glicemia di 126 milligrammi per decilitro possono manifestarsi danni sull’organismo. L’aumento protratto della glicemia porta a una cattiva circolazione del sangue
sia nei capillari più piccoli sia nelle grandi arterie, come le coronarie o le carotidi. Queste alterazioni delle arterie vengono chiamate dai medici rispettivamente microangiopatia e macroangiopatia diabetica.
Proprio ai danni sui vasi sanguigni sono legati i tanti fastidi che possono presentarsi nei diabetici, come l’impotenza, la diminuzione della vista, che nasce da un danno ai vasi dell’occhio, le patologie del sistema nervoso (neuropatia diabetica). Oltre ovviamente alle complicazioni più gravi di cui abbiamo parlato, il rischio sale ulteriormente quando al diabete si associano l’aumento del colesterolo o dei trigliceridi, l’ipertensione, il fumo di sigaretta e l’obesità.

Contromisure antidiabete
Abituati ad un controllo regolare della glicemia,anche in assenza di fastidi. Il testdeve essere fatto annualmente negli adulti familiari di diabetici, nelle persone in soprappeso, negli ipertesi, negli individui con elevato colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Se scopri di essere diabetico o vuoi prevenire la malattia:
1. Controlla il peso
Se sei soprappeso e soffri di diabete devi seguire una dieta ipocalorica indicata dal medico.
In generale le regole ideali sono quelle della Dieta Mediterranea. In maniera controllata si possono mangiare pasta, ortaggi, legumi, carni bianche o rosse magre, olio di oliva per condimento, verdure. Attenzione ai grassi animali di condimento, agli alcolici, allo zucchero e alla frutta. Limitazione consigliata soprattutto per le bibite addizionate di zucchero, che viene assorbito rapidamente e può portare a improvvisi sbalzi della glicemia che alterano il normale meccanismo di controllo
2. Fai attività fisica
Una regolare attività fisica migliora il rendimento degli organi più “sensibili”, come il cuore ed i muscoli. Aiuta inoltre a consumare energia e quindi a perdere peso.

Non dimenticare lo stress
Ti senti nervoso?
Sei particolarmente agitato?
Cerca di rilassarti.
Quando sei molto stressato nel sangue viene rilasciata adrenalina, un ormone molto utile, che ci aiuta a reagire quando siamo stimolati improvvisamente, ad esempio se siamo alla guida o stiamo per sostenere un colloquio importante di lavoro. Alla lunga, però, l’adrenalina accelera i battiti cardiaci e fa aumentare la pressione arteriosa, con il risultato che cuore e vasi vengono sollecitati abnormemente, facendo crescere i rischi peril muscolo più importante dell’organismo.

Testo redatto dal prof. Claudio Borghi – Dipartimento di Medicina, Università di Bologna

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