Torniamo agli esami strumentali e vediamone il funzionamento. Nel corso della visita medica ti verranno richieste informazioni sul tuo stato di salute e ti verrà fatto un esame obiettivo.
Puoi anche essere sottoposto ad esami diagnostici che aiutano ad individuare i problemi di ritmo cardiaco.
Nel corso dell’anamnesi il medico ti rivolge domande sui sintomi che avverti e su altri problemi di salute che puoi aver avuto in passato. Riferisci al medico tutti i farmaci che prendi. Durante l’esame obiettivo, il medico ascolta il cuore e misura il polso e la pressione sanguigna; potrebbe anche prescriverti gli esami del sangue.
L’elettrocardiogramma
L’elettrocardiogramma (ECG) registra il modo in cui gli impulsi elettrici viaggiano attraverso il tuo cuore.
Alcuni elettrodi vengono posizionati sul petto, sulle braccia e sulle gambe.
Gli elettrodi sono collegati alla macchina dell’ECG tramite dei fili. Per tutta la durata dell’esame vengono registrati gli impulsi elettrici del cuore e le loro variazioni nel tempo. L’ECG può essere fatto a riposo o sotto sforzo. Durante la prova da sforzo viene registrata l’attività elettrica del tuo cuore mentre svolgi attività fisica, di solito mentre cammini su un tapis roulant o pedali su una cyclette.
Il monitoraggio Holter Se l’aritmia non è costante, essa potrebbe non esser messa in evidenza da un elettrocardiogramma di routine che dura solo pochi minuti. In questo caso il tuo medico potrebbe prescrivere un monitoraggio Holter.
Il monitor Holter è un apparecchio portatile che registra il battito cardiaco per tutto il tempo che lo indossi, in genere per 24 ore.
Il monitor degli eventi è come il monitor Holter, ma va portato per diversi giorni, anche per settimane. Quando avverti i sintomi, premi un pulsante sul monitor e l’apparecchio registra il ritmo del cuore. In entrambi i casi dovrai tenere un diario delle attività quotidiane e dei sintomi che avverti. La registrazione del ritmo cardiaco viene poi messa in relazione alle attività da te annotate.
L’ecocardiogramma
Esso fornisce l’immagine in movimento del cuore. Onde sonore indolori rimbalzano contro le pareti del cuore e ne proiettano l’immagine sullo su uno schermo.
Questo test potrebbe esserti prescritto per controllare la conformazione del cuore, le sue dimensioni e le sue contrazioni. Inoltre può aiutare ad escludere la presenza di coaguli all’interno del cuore.
Lo studio elettrofisiologico
A volte viene effettuato un esame chiamato studio elettrofisiologico.
Durante quest’esame alcuni elettrodi a forma di catetere vengono introdotti fin nel cuore facendoli scorrere attraverso i vasi sanguigni. Questi elettrodi segnalano il punto in cui hanno origine gli impulsi elettrici del cuore e la frequenza con cui essi di propagano. Lo studio elettrofisiologico fornisce una “mappa” del cuore e può contribuire ad individuare il tipo di aritmia e le sue possibili cure.
Testi redatti da
Dott. Fiorenzo Gaita, cardiologo
Dott. Stefano Tondi, cardiologo, Nuovo Ospedale S.Agostino-Estense di Modena